Quando si pianifica un viaggio, bisogna considerare tante varianti, tra cui i luoghi che si possono visitare e i documenti che bisogna presentare una volta arrivati ai confini.
Per aiutare i viaggiatori, ogni anno viene stilata una classifica globale che, tenendo in conto il numero di Paesi che è possibile visitare con un determinato passaporto e senza comunque dover chiedere il visto, li ordina dal più potente al meno. In più, daremo anche qualche consiglio su come PhotoAiD®—un’app con un rating di 4.6 su Trustpilot—può aiutarti a fare fototessere perfette per il tuo visto.
Il passaporto italiano nella classifica di Henley
L’Henley Passport Index è la classifica globale dei passaporti appena menzionata.
Per stilare la classifica, si fa riferimento ai dati che vengono raccolti dalla IATA (International Air Transport Association), che rappresenta il database di informazioni più grande e accurato quando si parla di viaggi nel mondo.
Secondo la classifica creata quest’anno, nel 2023, l’Italia si trova al 4° posto.
In quali paesi non posso entrare con il passaporto italiano?
Con il passaporto italiano non puoi entrare in paesi come:
- Iran (se il visto israeliano è recente, entro 180 giorni),
- Libano,
- Libia,
- Sudan,
- Siria,
- Yemen,
- Kuwait,
se il documento contiene visti o timbri israeliani o di frontiere vicine. Evita di mostrare tali timbri per accedere.
Passaporto italiano: quali Paesi senza visto
Elenco dei paesi in cui puoi viaggiare con il passaporto italiano senza visto (tra parentesi viene indicato il periodo massimo di permanenza sul territorio prima che sia necessario ottenere un visto):
- Albania (90 giorni)
- Samoa americane (30 giorni)
- Andorra
- Anguilla
- Antigua e Barbuda (fino a 3 mesi)
- Argentina (3 mesi)
- Armenia (180 giorni)
- Aruba
- Australia
- Bahamas (fino a 8 mesi)
- Bahrain
- Bangladesh
- Barbados (90 giorni)
- Bielorussia (30 giorni)
- Belize (1 mese)
- Bermuda
- Bolivia (90 giorni)
- Bonaire; St. Eustatius e Saba
- Bosnia ed Erzegovina (90 giorni)
- Botswana (90 giorni)
- Brasile (90 giorni)
- Isole Vergini Britanniche
- Brunei (90 giorni)
- Burkina Faso
- Isole di Capo Verde (30 giorni)
- Isole Cayman
- Cambogia
- Canada (6 mesi)
- Cile (90 giorni)
- Colombia (90 giorni estendibile fino a 180 giorni)
- Isole Comore
- Isole Cook
- Costa Rica (90 giorni)
- Curacao
- Dominica (90 giorni)
- Repubblica Dominicana (90 giorni)
- Ecuador (90 giorni)
- Egitto
- El Salvador (90 giorni)
- Eswatini (fino a 30 giorni)
- Etiopia
- Isole Falkland
- Isole Faroe
- Fiji (4 mesi)
- Guiana Francese
- Polinesia Francese
- Indie occidentali francesi
- Gabon
- Georgia (1 anno)
- Gibilterra
- Groenlandia
- Grenada (90 giorni)
- Guam
- Guatemala (90 giorni)
- Guinea – Bissau
- Guyana (90 giorni)
- Haiti (90 giorni)
- Honduras (90 giorni)
- Hong Kong (90 giorni)
- Indonesia (30 giorni)
- Iran
- Iraq
- Israele (3 mesi)
- Giamaica (90 giorni)
- Giappone (90 giorni)
- Giordania
- Kazakistan (30 giorni)
- Kenya
- Kiribati (120 giorni)
- Kosovo (90 giorni)
- Kirghizistan (60 giorni)
- Kuwait
- Laos
- Libano
- Lesotho (14 giorni)
- Macao
- Madagascar
- Malaysia (3 mesi)
- Malawi
- Maldive
- Myanmar
- Isole Marshall (90 giorni)
- Mauritania
- Mauritius (90 giorni)
- Mayotte
- Messico (180 giorni)
- Micronesia (90 giorni)
- Moldavia (90 giorni)
- Montenegro (90 giorni)
- Montserrat
- Marocco (90 giorni)
- Mozambico
- Namibia (90 giorni)
- Nepal
- Nuova Caledonia
- Nuova Zelanda (90 giorni)
- Nicaragua (90 giorni)
- Niue
- Macedonia del Nord (90 giorni)
- Isole Marianne Settentrionali
- Oman (10 giorni)
- Pakistan
- Isole Palau (90 giorni)
- Territorio palestinese
- Panama (180 giorni)
- Papua Nuova Guinea
- Paraguay (90 giorni)
- Perù (90 giorni)
- Filippine (30 giorni)
- Puerto Rico
- Qatar (90 giorni)
- Riunione
- Ruanda
- Samoa (90 giorni)
- Sao Tome e Principe (15 giorni)
- Arabia Saudita
- Senegal (90 giorni)
- Serbia (90 giorni)
- Seychelles (30 giorni)
- Sierra Leone
- Singapore (90 giorni)
- Isole Salomone (90 giorni)
- Somalia
- Sudafrica (90 giorni)
- Corea del Sud (90 giorni)
- Sri Lanka
- Sant’Elena
- St. Kitts e Nevis (90 giorni)
- Santa Lucia (90 giorni)
- St. Maarten
- St. Vincent e Grenadine (90 giorni)
- Taiwan (90 giorni)
- Tanzania
- Tajikistan
- Thailandia (30 giorni)
- The Gambia (90 giorni)
- Timor-Leste (90 giorni)
- Togo
- Tonga (90 giorni)
- Trinidad e Tobago (90 giorni)
- Tunisia (90 giorni)
- Turchia (90 giorni)
- Isole Turks e Caicos
- Tuvalu (90 giorni)
- Uganda
- Ucraina (90 giorni)
- Emirati Arabi Uniti (30 giorni)
- Regno Unito (6 mesi)
- Stati Uniti d’America (fino a 90 giorni)
- Uruguay (90 giorni)
- Isole Vergini Americane
- Uzbekistan (30 giorni)
- Vanuatu (90 giorni)
- Venezuela (90 giorni)
- Vietnam (15 giorni)
- Zambia
- Zimbabwe.
I cittadini europei, e quindi anche i cittadini italiani, hanno il diritto di circolare all’interno di tutti i Paesi appartenenti all’Unione Europea o all’area Schengen, presentando esclusivamente la propria carta d’identità elettronica o cartacea. Questi paesi includono: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Grecia, Estonia, Finlandia, Francia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia, Slovenia, Slovacchia e Svizzera.
A tutti questi territori bisogna aggiungere anche il Vaticano, Monaco e San Marino, perché possono essere visitati anche dai cittadini europei senza bisogno di presentare il passaporto.
Passaporto italiano e visto all’arrivo
Altri Paesi del mondo, invece, hanno creato dei sistemi molto flessibili per il rilascio del visto. Essi, infatti, permettono ai viaggiatori di richiedere il visto direttamente all’arrivo in aeroporto o alla frontiera, e per ottenerlo bisognerà compilare il relativo modulo e pagare una tassa.
In alcuni casi, prima del rilascio le autorità interrogano il passeggero sullo scopo del viaggio e sulla durata dello stesso, o potrebbero richiedere il biglietto aereo di ritorno come prova che si lascerà il Paese prima della scadenza del visto. Quasi tutti i Paesi richiedono che il passaporto sia valido per almeno sei mesi dal momento in cui si entra nel territorio.
Qui elencati trovi tutti i Paesi che permettono di fare richiesta per il visto una volta arrivati in aeroporto o alla frontiera:
- Bahrain (fino a 14 giorni)
- Bangladesh (fino a 90 giorni)
- Benin (8 giorni)
- Burkina Faso (1 mese)
- Cambogia (30 giorni)
- Isole Comore (45 giorni)
- Cuba
- Egitto (30 giorni)
- Etiopia (90 giorni, solo all’aeroporto internazionale di Addis Abeba Bole)
- Gabon (90 giorni)
- Guam
- Guinea – Bissau (90 giorni)
- Iran (30 giorni)
- Giordania (90 giorni)
- Kenya (90 giorni)
- Laos (30 giorni, solo presso gli aeroporti internazionali di Luangphabang, Pakse, Savannakhet e Vientiane)
- Libano (1 mese)
- Madagascar (90 giorni)
- Malawi (90 giorni)
- Maldive (30 giorni)
- Mauritania (90 giorni, presso l’aeroporto internazionale di Nouakchott-Oumtounsy)
- Mozambico (90 giorni)
- Myanmar (28 giorni)
- Nepal (90 giorni)
- Isole Marianne Settentrionali
- Papua Nuova Guinea (60 giorni)
- Puerto Rico
- Ruanda (30 giorni)
- Arabia Saudita (90 giorni)
- Sierra Leone
- Somalia
- Sri Lanka (30 giorni)
- Sant’Elena
- Tanzania (3 mesi)
- Togo
- Uganda
- Isole Vergini Americane
- Zambia (90 giorni)
- Zimbabwe (3 mesi).
Ottenere un visto all’arrivo con passaporto italiano
Il visto all’arrivo è un tipo di visto che si ottiene nel momento in cui si entra in un Paese, di solito consiste in un timbro sul passaporto o un documento cartaceo. Questo tipo di visto si può richiedere online o direttamente in aeroporto, porto o frontiera, quindi ottenere questo tipo di visto è più facile ed economico.
Per richiedere un visto all’arrivo bisogna possedere:
- Passaporto in corso di validità;
- Essere cittadino di un Paese del programma VoA (Visa on arrival);
- Viaggiare per turismo o affari.
Passaporto italiano ed eVisa
Soprattutto negli ultimi anni, sempre più Paesi hanno deciso di velocizzare l’ottenimento di visti o autorizzazioni di viaggio creando un sistema conosciuto come eVisa, ovvero un visto elettronico. Ottenere un’eVisa è molto semplice, in quanto il visto viene legato direttamente al numero di passaporto e viene riconosciuto una volta arrivati alle frontiere. I Paesi che permettono di richiedere un’eVisa sono:
- Azerbaijan (fino a 30 giorni)
- Bahrain (fino a 14 giorni)
- Benin (fino a 30 giorni)
- Cambogia (30 giorni)
- Costa d’Avorio (3 mesi, presso l’aeroporto di Port Bouet)
- Gibuti (31 giorni)
- Egitto (30 giorni)
- Etiopia (90 giorni, presso Addis Abeba Bole International Airport)
- Gabon (90 giorni, presso l’aeroporto internazionale di Libreville)
- Guinea (90 giorni)
- Guinea-Bissau (90 giorni)
- India (60 giorni)
- Kenya (3 mesi)
- Kuwait (3 mesi)
- Laos (60 giorni)
- Madagascar (90 giorni)
- Malawi (90 giorni)
- Myanmar (28 giorni)
- Papua Nuova Guinea (60 giorni)
- Ruanda (30 giorni)
- Arabia Saudita (90 giorni)
- Sudan del Sud
- Sri Lanka (30 giorni)
- Tagikistan (45 giorni)
- Tanzania (3 mesi)
- Uganda
- Zambia (90 giorni)
- Zimbabwe (3 mesi).
Passaporto italiano Paesi con visto
Il passaporto italiano di per sé non è sufficiente a permettere l’accesso in 36 Paesi del mondo. Per recarvisi, infatti, è necessario richiedere un visto prima della partenza o i viaggiatori verranno rifiutati non appena arrivati. I Paesi che richiedono l’ottenimento di un visto prima della partenza sono:
- Afghanistan
- Algeria
- Angola – per ottenere un visto all’arrivo è necessario avere un pre-visto online.
- Azerbaijan
- Benin
- Bhutan
- Burundi
- Camerun
- Repubblica Centrafricana
- Ciad
- Cina
- Repubblica del Congo
- Repubblica Democratica del Congo
- Costa d’Avorio
- Cuba
- Gibuti
- Guinea Equatoriale
- Eritrea
- Ghana
- Guinea
- India
- Liberia
- Libia
- Mali
- Mongolia
- Nauru
- Niger
- Nigeria
- Corea del Nord
- Federazione Russa
- Sudan del Sud
- Sudan
- Suriname
- Siria
- Turkmenistan
- Yemen.
Richiedere il visto con un passaporto italiano
Se in alcuni casi la richiesta di un visto è semplicissima, in altri può risultare complicata, dato che in rete si trovano tantissime informazioni e non sempre sono tutte accurate. Per questo motivo, consigliamo di rivolgersi sempre all’ambasciata o al consolato del Paese per il quale si vuole fare richiesta di visto e chiedere loro maggiori e dettagliate informazioni.
In base al Paese per il quale serve il visto, è possibile presentare la propria domanda online, per posta o di persona, recandosi direttamente all’ambasciata o al consolato più vicini.
In Italia, inoltre, esistono molte agenzie specializzate che in cambio del pagamento di una tassa si occupano di tutti i documenti e ottengono il visto a nome della persona che deve viaggiare.
Per richiedere un visto solitamente è necessario presentare:
- Un modulo di richiesta compilato in tutte le sue parti ( di solito si trova sul sito dell’ambasciata o del consolato);
- Il passaporto in corso di validità;
- Una o più fototessere biometriche che rispettino tutti i requisiti;
- Un’assicurazione sanitaria;
- In alcuni casi, anche una lettera d’invito.
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Passaporto italiano Paesi senza visto: FAQ
Organizzare un viaggio significa preparare tutti i documenti necessari in modo da non incorrere in nessun problema. In questa sezione troverai una risposta ad alcune delle domande più frequenti.
Con il passaporto italiano dove posso andare senza visto?
Ho bisogno di un passaporto per visitare i Paesi dell’Unione Europea o dell’Area Schengen?
Bisogna portare determinati documenti per richiedere il visto all’arrivo con il passaporto italiano?
Il visto che ottengo è valido per sempre?
Si può lavorare con un visto turistico?
Il visto viene apposto sul mio passaporto italiano?
Viaggiare senza visto con passaporto italiano—riassunto
Non considerando i Paesi dell’Unione Europea o dell’Area Schengen, nei quali ci si può recare anche soltanto presentando la carta d’identità, tantissimi Paesi del mondo permettono l’ingresso ai cittadini italiani che possiedono un passaporto senza però dover richiedere un visto o facendo richiesta per una semplice autorizzazione di viaggio online.
Altri Paesi, invece, offrono ai viaggiatori la possibilità di richiederlo una volta arrivati in aeroporto o alla frontiera. Infine, per altri 36 Paesi è obbligatorio richiedere un visto online prima della partenza o l’ingresso verrà rifiutato.